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al testo di Giorgio Mancinelli
Era: il Nilo prima dell’Egitto
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Era (Il Nilo prima dell’Egitto)
L’acqua che scorse primigenia entro gli argini del passato agitandosi sollevò un mormorio leggero e i papiri frusciarono sommessi sulla vicina sponda come se quel momento appartenuto all’eterno ad esso facesse ritorno.
L’insenatura sabbiosa, coperta di giunchi e canne piumate accolse la feluca del tempo entro un tranquillo incolmabile silenzio nei luoghi che per primi accolsero il Loto odoroso emblema dell’amore supremo e la Ninfea bianca, simbolo dell’opalescente bellezza che un tempo avevano rischiarato la cosmica armonia.
E come in un abbaglio ove ogni cosa si specchia e si moltiplica rifulsero i primevi sfolgorii d’ogni sole la bianca opalescenza d’ogni luna i cieli ch’erano stati e che sarebbero stati ancora le sabbie incontaminate dei primordi le guelte d’acqua memori del Diluvio.
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